mercoledì 15 gennaio 2014

lightstick, starlight, Cyalume®

categoria: luce, segnalazioni





Il lightstick, noto anche come starlight, Cyalume®, è un cilindro di silicone, o altro materiale plastico morbido, auto-luminescente. Per accendere la luce è sufficiente piegare la bacchetta rompendo in questo modo la fiala contenuta al suo interno. Ciò fa mescolare i composti chimici e dà avvio alla reazione luminescente. Si ottiene una luce istantanea che ha una durata media di circa dodici ore, nei colori bianco, arancio, verde e blu.
Questa fonte di luce è autonoma e non richiede alcuna manutenzione; gli stick sono garantiti circa 4 anni se correttamente conservati. Il calore e l'umidità ne accelerano l'invecchiamento, per questo sono venduti in buste sigillate.
Non sviluppando calore, scintille o gas, questi prodotti offrono delle soluzioni di illuminazione sicure, senza rischi per la salute o per l’ambiente. La luce ottenuta, non molto intensa, può essere impiegata in ambienti chiusi (ad esempio nella tenda), per la lettura della carta topografica e come segnale di soccorso, ad esempio legando uno stick a un cordino e facendolo girare vorticosamente sopra la testa, si ottiene un segnale luminoso molto grande, visibile a grande distanza.
I pescatori usano i starlight durante la pesca notturna, per evidenziare la punta della canna da pesca quando il pesce abbocca all’esca.

Funzionamento:
1. Involucro plastico contenente l'estere fenilico dell'acido ossalico (difenil ossalato) e pigmento fluorescente da cui dipende il colore: giallo, blu, verde, viola, rosso, arancione o bianco
2. Fialetta contenente acqua ossigenata
3. Dopo che la fiala interna è rotta, le due soluzioni si mescolano e il lighstick si accende.
Si sfrutta la reazione chimica (chemioluminescenza) tra l'acqua ossigenata e l'estere per ottenere l'energia necessaria per eccitare gli elettroni del colorante fluorescente: si producono due molecole di fenolo ed una molecola di 1,2-dioxetanedione (perossiacido esterificato) che si decompone spontaneamente in acido carbonico (H2CO3) producendo l'energia necessaria ad eccitare il pigmento fluorescente che rilascia un fotone. Si tratta di una reazione chimica irreversibile e quindi il prodotto è monouso; non è possibile quindi nemmeno spegnere questi dispositivi una volta accesi, ma si può tuttavia rallentare moltissimo la reazione chimica mettendo lo stick in un freezer.

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