lunedì 3 marzo 2014

Orientarsi con la natura

categoria: cartografia

Quando il cielo è nuvoloso  orientarsi diventa  orientarsi molto difficile. Si possono sfruttare alcuni segnali naturali che non sono infallibili, per cui non si devono cercare numerosi segnali di conferma prima di iniziare a muoversi in qualche direzione.
Gli alberi isolati hanno i rami più numerosi e ricchi di foglie dalla parte più esposta ai Sole, che nell'emisfero boreale è il Sud e nell'emisfero australe è il Nord.
Nella parte rivolta al Sole i rami sono più spessi, più fitti e paralleli al terreno, mentre il lato in ombra ha rami più sottili, più radi e rivolti verso l'alto. Durante l'inverno, quando gli alberi sono quasi tutti spogli, è molto semplice notarlo. Questo dato diventa però affidabile dopo che si sia accertato che l'albero sia realmente esposto alla luce e che non vi sia niente che gli faccia ombra.
La vegetazione in decomposizione intorno alla base del tronco potrebbe essere più secca dalla parte soleggiata, se i venti e le piogge, non sono fattori predominanti.
Le baite isolate ed i massi isolati hanno la parete più asciutta e meno ricca di muschio sul lato soleggiato.
Riassumendo: le osservazioni riferite agli alberi hanno un peso maggiore se riferiti a quelli che crescono nel mezzo di una radura, ma se lo stesso albero è cresciuto a nord di una casa/muro che copre quindi il lato sud, allora il fusto si sviluppa, suo malgrado, in direzione da dove proviene più luce, cioè nord. Molte volte è un vento prevalente a comandare lo sviluppo dell'albero, che si piega e dispone i rami in funzione del vento e non necessariamente verso sud. E' l'adattamento alle condizioni ambientali ad avere l'ultima parola sulla crescita di un albero o del muschio.
La direzione del vento prevalente potrebbe, se conosciuta, permettere di trarre informazioni dall'inclinazione di alberi isolati e di vegetazione con crescita verticale (piantagioni e felci), ma si tratta di dati troppo poco affidabili perché i venti locali sono di natura mutevole, e la loro traiettoria originaria può essere deviata dalle valli o dai passi montani scoscesi. Vicino alle coste i boschi hanno alberi più stentati e piegati sul lato sopravvento.Alcune collaudate tecniche di orientamento mantengono sempre il loro valore:
durante la marcia occorre fissare uno o più punti di riferimento, che devono essere sempre visibili e nella direzione che si sta seguendo (perdendone momentaneamente uno ne resta un altro da utilizzare come guida)
- non tralasciare di voltarsi di frequente per individuare dei punti di riferimento
- marcare il percorso fatto

Molte persone si perdono anche quando si sono allontanate di poche centinaia di metri dal sentiero, specialmente dove la foresta è fitta. In questi casi è meglio lasciare da subito una traccia ben visibile da seguire a ritroso, quando ci si è resi conto di essersi persi.

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