mercoledì 5 marzo 2014

Uso della Valeriana officinalis nei disturbi del sonno

categoria: piante medicinali


L’insonnia è un problema di salute molto diffuso, ma è possibile trovare una soluzione valida rivolgendosi a piante come la Valeriana Officinalis, il cui effetto sedativo è noto dal 18° secolo. La sua azione sembra essere determinata da un effetto di inibizione sui neuroni del sistema nervoso simpatico, mediata dal neurotrasmettitore GABA.



Recentemente è stata pubblicato un articolo che esamina dal punto di vista clinico-statistico una serie di studi che valuta l’efficacia della Valeriana officinalis nell’insonnia.
Sono stati analizzati complessivamente 18 studi clinici randomizzati e controllati (RCT) per un numero complessivo di 1317 pazienti e sono stati valutati i seguenti parametri: miglioramento della qualità del sonno e tempo di latenza prima di prendere sonno, misurato in minuti.

Non si sono registrate differenze significative nel tempo di addormentamento dei soggetti trattati con Valeriana officinalis rispetto a quelli trattati con placebo. Questo dato è in accordo con studi precedenti che hanno ripetutamente dimostrato che la Valeriana officinalis non ha un reale effetto sul tempo di latenza prima del sonno.
E' stato evidenziato come l’estratto di radice di Valeriana officinalis a dosi che vanno da 300 a 600 mg al giorno è in grado di migliorare la qualità del sonno e dare una risposta soddisfacente, soggettiva, nei lievi disturbi del sonno.

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