martedì 18 aprile 2017

La cipolla bianca

categoria: agricoltura

La cipolla bianca


La cipolla appartiene alla famiglia botanica delle Liliacee, il nome botanico è Allium cepa.
La cipolla è un ortaggio che si adatta egregiamente ai diversi climi. Predilige terreni sciolti e freschi, provvisti di sostanza organica, ma riesce bene anche in altri tipi di suolo, l'importante è curare il drenaggio dell'acqua. In base alle loro esigenze di luce, si distinguono varietà precoci, medio-precoci e tardive.
Buona parte delle cipolle coltivate nei piccoli orti appartiene alle varietà - specialmente dei tipi colorati - che si raccolgono in piena o in tarda estate e si conservano per la stagione invernale. Accanto a queste vi sono però anche quelle bianche, precoci e tardive.

La pianta

L'altezza della pianta, bulbo e foglie, è di 40-60 centimetri o poco più.
La parte della cipolla che si utilizza è principalmente il bulbo che rappresenta la trasformazione del fusto della pianta nella sua parte basale, dove si immagazzinano le sostanze di riserva zuccherine. Il bulbo, dal peso variabile dai 120 a più di 300 grammi (specialmente le varietà tardive), è formato da una serie di foglie carnose trasformate (chiamate tuniche o catafilli) che si raggruppano alla base in una parte detta disco. La parte centrale del bulbo contiene una gemma (a volte 2-3). All'esterno il bulbo è protetto da tuniche sottili che assumono a maturazione completa il colore caratteristico della varietà di appartenenza (da bianco candido a bianco giallastro). Nelle tuniche più esterne, quando il bulbo è fresco, sono presenti striature longitudinali verdi ben visibili.
Il bulbo - che a crescita ultimata affiora quasi totalmente dal terreno - può presentare, a seconda delle varietà, forma piatta, tondo-globosa, oppure tondo-allungata.La polpa del bulbo è di colore bianco, spesso lucente.
Le foglie sono di colore verde uniforme, presentano nervature parallele ed all'interno sono vuote (tubolari). Delle cipolle giovani si possono consumare anche le foglie.
La cipolla ha radici piuttosto sottili e tutte uguali tra loro che originano dalla parte inferiore del disco e penetrano nel terreno fino a 20 centimetri di profondità.
Il ciclo di vegetazione della cipolla è biennale; nel primo anno la pianta forma radici, bulbo e foglie: nel secondo anno forma fiori e semi.
Il ciclo di coltivazione varia tra 150 e 240-270 giorni; il periodo più lungo riguarda le colture che trascorrono nelle aiole la stagione invernale.
La cipolla si adatta a diversi climi e la si può coltivare tanto in zone temperato-fredde. come quelle del centro-nord Europa, che in aree decisamente calde, come quelle di molte località del continente africano. Nelle regioni più fredde la sua coltivazione è concentrala nel periodo primaverile-estivo. Per questa sua ottima adattabilità la troviamo in tutte le nostre regioni, anche negli orti dell'intero arco alpino. Inizia a vegetare a 5 °C, ma le temperature migliori per la crescita variano tra i 20 ed i 25 °C.
Le piante di cipolla trapiantate in autunno resistono abbastanza bene al freddo, mentre i bulbi già formati temono le basse temperature.
La cipolla predilige un suolo sciolto o di medio impasto - ma può riuscire anche in terreni abbastanza compatti - fresco e provvisto di sostanza organica decomposta. In suoli molto tenaci ed umidi i bulbi possono crescere deformati e risultare poco conservabili.
In tutti i casi è molto importante curare lo sgrondo dell'acqua dalle aiole, specialmente in presenza di suoli pesanti e soprattutto nelle colture che si attuano nel periodo autunno-primaverile.
I valori della reazione del suolo, acidità, (pH) più idonei alla coltivazione della cipolla vanno da 6 a 7 (da moderatamente acida a neutra) fino a 7,5 (moderatamente alcalina). Non è consigliabile coltivare la cipolla in terreni con pH inferiore a 6, soprattutto se tendenzialmente pesanti, perchè il bulbo si forma con difficoltà ed è spesso malformato. La cipolla è inoltre sensibile alla salinità del suolo.

La coltivazione
E' consigliabile seminare le varietà più diffuse nella zona in cui si risiede e di cui possono trovare facilmente semi e/o piantine presso orticoltori o vivaisti del posto.
Le varietà precoci ingrossano il bulbo quando le giornate sono corte (attorno a 12 ore di luce, per questo sono anche dette «a giorno corto») ed in genere vengono seminate da metà agosto a circa metà settembre, per essere poi trapiantate ad ottobre - primi di novembre.
Le varietà medio-precoci ingrossano il bulbo quando le giornate sono mediamente lunghe (attorno a 13-14 ore di luce) ed in genere vengono seminate in coltura protetta a fine inverno-inizio primavera, per essere poi trapiantate da fine marzo ai primi di aprile, per vegetare in primavera avanzata-estate.
Le varietà tardive ingrossano invece il bulbo quando le giornate sono lunghe (attorno a 14 - 16 ore di luce, per questo sono anche dette «a giorno lungo») ed in genere sono seminate in coltura protetta da fine gennaio a tutto febbraio, per essere poi trapiantate da fine marzo ai primi di aprile ed oltre. Si possono anche seminare direttamente nelle aiole da marzo ai primi di aprile.
Varietà precoci
Aprilatica, Bianca di maggio, Bianca di marzo o marzatica, Bianca di Pompei, Di Barletta
Varietà medio-precoci
Bianca di giugno, Musona o Musona tonda
Varietà tardive
Agostana o Agostana di Chioggia, Shouthport white globe




Estratto da Vita di Campagna 2009

Appendice: piatti con cipolla come ingrediente principale







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