domenica 7 dicembre 2014

Lo shock

Lo shock è una delle cause principali di morte in seguito a una ferita, ed è la reazione del corpo a una emorragia.
I sintomi di shock in ordine di comparsa sono:
1 Stato d'ansia, alterazioni del comportamento
2 Pallore, pelle fredda e sudata
4 Nausea e vomito
3 Alterazione dei segni vitali: pulsazioni deboli e rapide e respiro affannoso
6 Debolezza, vertigini e vista confusa
7 Stato di semicoscienza o incoscienza
8 pressione sanguigna bassa
Altri segni di shock sono sete, midriasi, cianosi periorale e a livello delle unghie.

Stato d'ansia, alterazioni del comportamento
Stati ansiosi, irrequietezza e aggressività sono causati da scarsa ossigenazione dell’encefalo.

Pallore, pelle fredda e sudata
Proprio nel tentativo di conservare una adeguata irrorazione sanguigna al cervello, la persona in stato di shock attua una serie di meccanismi compensativi che deviano il flusso ematico lontano dal distretto cutaneo.
Il soccorritore incaricato di fare il triage dei feriti valuta anche il tempo di riempimento capillare dopo aver premuto il suo dito sulla pelle esposta dell’infortunato: un tempo superiore ai due secondi indica chiaramente le gravi condizioni in cui versa il ferito.

Nausea e vomito
Fra i meccanismi di compenso della perdita di liquidi  è compresa anche la riduzione del flusso ematico dell’apparato digerente e questo causa frequentemente disturbi come nausea e vomito.

Alterazione dei segni vitali
La frequenza respiratoria aumenta nel tentativo di migliorare l’ossigenazione del sangue, ma nel tempo, con l’aggravamento dello stato di shock, gli atti respiratori diventano superficiali e faticosi. Anche la frequenza del battito cardiaco aumenta, nel tentativo di pompare una maggiore quantità di sangue, ma con il degenerare delle condizioni dell’infortunato il polso rilevato dal soccorritore si fa debole e filiforme.

Stato di semicoscienza o incoscienza
La bassa ossigenazione dell’encefalo a questo stadio rende il soggetto sonnolento e prossimo all’incoscienza.

Pressione sanguigna bassa
La pressione del sangue è l’ultimo dei segni vitali che si deteriorano nel soggetto in stato di shock.

La persona in stato di shock emorragico necessita di trasfusioni di liquidi o di sangue e di un soccorso avanzato; nell’attesa il primo soccorritore che arriva sulla scena dell’incidente può:
- stendere il ferito
- liberare le vie respiratorie
- cercare e arrestare le emorragie
- mettete le gambe dell’infortunato più in alto della testa in modo che siano più in alto del cuore (verificare che non abbia fratture)
- steccare l’arto ferito
- proteggete il ferito dal vento e dalla pioggia (combattere l’ipotermia)
- non somministrare MAI alcolici

- rassicurare il ferito

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