mercoledì 10 dicembre 2014

Medicazione da campo di una ferita

Quando s'interviene su una ferita si deve arrestare l'emorragia ed impedire ogni ulteriore contaminazione.
Prima di intervenire su una ferita occorre lavarsi le mani con acqua e sapone per poi detergerle con un disinfettante.
La medicazione va eseguita proteggendosi con guanti monouso in lattice poiché la possibilità di contagio da sangue infetto non è un evento trascurabile. Se disponibili usare i guanti di lattice possibilmente del tipo per chirurgia, presterilizzati; in mancanza guanti monouso di lattice.
Altri ausili utili per la l’autoprotezione sono le maschere e gli occhiali protettivi.
Alla fine d'ogni intervento i guanti devono essere levati con estrema attenzione, rivoltandoli mentre si estraggono. Subito dopo occorre lavarsi subito le mani perché nei guanti possono essersi create delle piccole lacerazioni.
Procedere al più presto alla pulizia della ferita, perché questa ha tanto maggiori probabilità di infettarsi quanto più tardivamente è curata. La ferita va lavata con soluzione fisiologica o acqua sterilizzata mediante bollitura.
Si esegue la pulizia con acqua e garze sterili, operando in senso centrifugo in modo che il liquido che cola non inquini la ferita.
Si usa garza e non il cotone dato che quest'ultimo non è sterile e sfilaccia. Bisogna rispettare la sterilità della garza estraendola dalla busta prendendola ai bordi e maneggiandola con le pinzette.
Se la ferita è sul cuoio capelluto o in zone pelose, i capelli o i peli devono essere tagliati con le forbicine sterilizzate (o con un rasoio); con le pinze si asportano sassolini e schegge. Se è presente del bitume occorre utilizzare l'alcool etilico come solvente.
forbici e le pinze devono essere in confezioni sterili o vanno pulite e sterilizzate passandole su una fiamma.
Dopo la pulizia si passa alla disinfezione della ferita utilizzando:
-       una soluzione di iodio al 2% (tintura di iodio mite)
-       una soluzione clorossidante ( amuchina al 5%)
-       acqua ossigenata a 10 volumi
Fatta la disinfezione l'emissione di sangue dovrebbe essersi nel frattempo arrestata; se questo non avviene, si interviene sulle piccole emorragie comprimendo la ferita per qualche minuto con un tampone di garza ripiegato.
Se il sangue continua a fuoriuscire si esegue una fasciatura compressiva lasciando il primo tampone di garza sul punto sanguinante. In questa fase non applicare polveri o pomate antibiotiche o cotone emostatico.

Se la ferita è superficiale e con i bordi netti si può suturare con un cerotti steri-strip o con "cerotti a farfalla". Si procede facendo combaciare i lembi della ferita e tenendoli accostati con il cerotto. La ferita va poi protetta con garza sterile e fasciata. Nei giorni successivi si può sollevare la garza di protezione per controllare la ferita, ma non si deve rimuovere il cerotto a farfalla fino alla cicatrizzazione completa.

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