domenica 7 dicembre 2014

Sopravvivenza con laccio emostatico utilizzato per fermare l'emorragia nei traumi agli arti maggiori.

Sopravvivenza con laccio emostatico utilizzato per fermare l'emorragia nei traumi agli arti maggiori.

OBIETTIVO: determinare se laccio emostatico di emergenza è in grado di salvare vite.
METODI: dati ricevuti da un ospedale di supporto al combattimento a Baghdad, riferiti a un periodo di 7 mesi nel 2006. Lo studio ha riguardato 2838 feriti, civili e militari, con trauma ad un arto principale: a 232 (8%) dei feriti sono stati applicati 428 lacci emostatici; è stato calcolato il tasso di sopravvivenza e l'esito degli arti.
Termini usati:
shock (debole o assente polso radiale)
uso preospedaliero (lacci emostatici applicati fuori dall’ospedale)
dipartimento di emergenza (ED: emergency department)
RISULTATI
31 morti totali (13%) su 232 feriti cui sono stati applicati lacci emostatici.
Lacci emostatici applicati fuori dall’ospedale a 194 pazienti, di cui 22 sono morti (11% di mortalità).
Lacci emostatici applicati nel dipartimento di emergenza a 38 pazienti, di cui 9 sono morti (24% di mortalità). 
4 pazienti (1,7%) hanno riportato una paralisi transitoria del nervo a livello del laccio; nessuna amputazione è stata determinata esclusivamente dall’uso del laccio.
CONCLUSIONI
Tourniquet utilizzati quando shock era assente, cioè in ambito preospedaliero, sul luogo del trauma, sono associati con la sopravvivenza del ferito. Nessun arto è stato perso a causa di uso del laccio.
Formazione e distribuzione di lacci emostatici in ambiente militare devono continuare.

Nessun commento:

Posta un commento