mercoledì 4 febbraio 2015

caffeina ed efedrina nella pratica sportiva

categoria: medicina

La pianta Ephedra sinica contiene efedrina e pseudoefedrina, amine simpaticomimetiche alfa- e beta-agoniste che hanno un effetto diretto sul rilascio delle catecolamine, oltre a influenzare la disponibilità e l'azione della noradrenalina. Dato il loro effetto anoressizzante, entrambe le sostanze sono state utilizzate nei prodotti dimagranti; le loro proprietà stimolanti, utili per aumentare l'energia e ritardare il sopraggiungere della stanchezza le rendono sostanze ideali per essere inserite nei prodotti integratori utili agli sportivi. Nella maggior parte degli studi condotti l'efedrina o la pseudoefedrina sono associate alla caffeina, che si ritiene potenzi l'effetto stimolante delle amine.
La caffeina agisce come antagonista dei recettori dell'adenosina e possiede proprietà stimolanti del sistema nervoso centrale e del metabolismo energetico a livello del tessuto periferico (potenziamento della trasmissione neuromuscolare e della contrattilità muscolare). Si pensa che la caffeina agisca ritardando l'esaurimento delle energie durante l'esercizio fisico e come tonico generale.
La caffeina è aggiunta nel l’integratore, sottoforma di guaranà (Paullinia cupana, 5% in caffeina), una pianta rampicante, sempreverde, nativa della foresta amazzonica.
La combinazione fra caffeina e efedrina è efficace nel migliorare la resistenza muscolare e la performance anaerobica durante l'esercizio fisico intenso; si è osservato, inoltre, un aumento dei livelli complessivi delle catecolamine. Gli studi pubblicati erano mirati a valutare l'effetto sulla performance atletica delle due sostanze alle dosi di 0,8-1 mg/kg/die (efedrina) e 4-5 mg/kg/die (caffeina):
-      Bell e colleghi hanno osservato che 5 mg/kg di caffeina associati a 1 mg/kg di efedrina possono aumentare sino al 38% il tempo di esaurimento durante l'esercizio fisico e migliorare la performance anaerobica nei soggetti di sesso maschile non allenati
-      Jacobs e colleghi hanno studiato l'effetto sulla resistenza muscolare di 4 mg/kg di caffeina abbinati a 0,8 mg/kg di efedrina. Dopo l'assunzione dei due integratori i partecipanti allo studio si sono sottoposti a una sessione d'allenamento con i pesi che prevedeva flessioni sulle gambe ed esercizi alla panca piana intervallati da brevissimi periodi di riposo. È risultato che la combinazione di caffeina ed efedrina permetteva di aumentare il numero di ripetizioni e il peso complessivo sollevato
-      Un altro studio condotto da Bell e colleghi e focalizzato sulla resistenza ha evidenziato come l'efedrina in dose di 0,8 mg/kg fosse in grado di ridurre di 48 secondi i tempi di una maratona da 10 km
Va precisato che negli studi che hanno impiegato la sola caffeina, non è stato osservato alcun beneficio in termini di performance.
Non è stata ancora accertata, invece, l'utilità della pseudoefedrina come ausilio per gli sportivi:
-      Hodges e colleghi hanno studiato l'effetto di 60 mg di pseudoefedrina HC1 sulla pratica ciclistica aerobica ed anaerobica, ma senza rilevare alcun impatto sulla potenza o sulla performance aerobica
-      In una corsa sui 1.500 metri, viceversa, l'assunzione di pseudoefedrina è risultata associata a un accorciamento dei tempi pari a 5,8 secondi.
L'uso di efedrina e pseudoefedrina suscita più di un timore per via dell'alta incidenza di eventi cardiovascolari ad esso associati. Le sostanze simpaticomimetiche possono causare ipertensione, attacco cardiaco, palpitazioni e ictus, oltre a convulsioni, insonnia, cefalea e irritabilità.

Tra gli effetti indesiderati associati alla caffeina figurano nausea, palpitazioni, cefalea e tensione muscolare. Chi pratica sport a livello professionale o comunque intenso, inoltre, deve tener presente che la caffeina può avere un lieve effetto diuretico e, pertanto, potrebbe aumentare il rischio di disidratazione.

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