mercoledì 14 gennaio 2015

Farmaci di automedicazione per il trattamento dei disturbi oculari: occhio secco e affaticamento visivo

categoria: medicina, pronto soccorso 

Occhio secco e affaticamento visivo
L'insufficiente produzione di lacrime, per l'incapacità delle ghiandole a produrre abbastanza liquido lacrimale, lascia l'occhio esposto al rischio di irritazioni e infezioni perché per l'insufficiente pulizia della superficie dell'occhio da corpi estranei o germi e la mancanza di una sostanza antibatterica, il lisozima, normalmente presente nelle lacrime. La mancanza di lubrificazione rende inoltre fastidioso il movimento delle palpebre.
La persona che ha la sensazione continua di corpo estraneo nell'occhio (come un granellino di sabbia), bruciore, fastidio per la luce, difficoltà ad aprire le palpebre al risveglio. Talvolta, nei casi più gravi, possono anche esservi dolore e annebbiamento visivo.
Questo disturbo è accentuato nella donna dopo la menopausa, probabilmente per squilibri ormonali e nella persona anziana, perché le sue ghiandole lacrimali sono meno efficienti.
Vento, aria secca, impianti di condizionamento dell'aria e alcuni farmaci favoriscono l'evaporazione delle lacrime.
Le lenti a contatto diminuiscono il flusso liquido lacrimale con la superficie dell'occhio.
La secchezza prolungata dell'occhio può portare anche alla lesione della cornea.
Le lacrime artificiali sono preparate in modo da avere densità e viscosità simili a quelle delle normali lacrime e da esercitare un'azione umettante (cioè mantenere bagnato l'occhio) di una certa durata.

I colliri conosciuti come “lacrime artificiali” risolvono efficacemente il problema dell’occhio secco, ma devono essere usati giornalmente, senza interruzione.

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