lunedì 12 gennaio 2015

Un ideale menù di sopravvivenza ispirato dalla alimentazione del Paleolitico

categoria: alimentazione

I nostri antenati del Paleolitico non mangiavano cereali, né derivati del latte, non essendo ancora iniziata l’agricoltura e l’allevamento. Si nutrivano solo di quello che cacciavano o raccoglievano, quindi molta carne, frutta, bacche, legumi.
Secondo gli ultimi studi sulle ossa dei nostri progenitori, da quel punto di vista stavano meglio di noi: non avevano carie, non conoscevano né diabete né cancro. Gli scienzati pensano che la l’alimentazione sia un fattore decisivo e l’uomo moderno dovrebbe tornare a ispirarci:
- meno latte e cereali
- più carne, ma magra
- insalata di fiori, verdure crude
La dieta umana è cambiata drasticamente con l'introduzione, undici mila anni fa, di agricoltura e allevamento, che ci hanno fatto conoscere cereali e latte, alzando però troppo il 
tasso di zuccheri nel sangue e favorendo l'obesità.
La carne 
odierna degli animali allevati contiene molti più
grassi di quella ottenuta
da animali cacciati: il 25%
invece del 4%.
Violette, primule, calendole, fiori di zucca, borragine contengono sostanze antiossidanti, molto utili contro l'invecchiamento e la lotta al cancro; possono essere mangiati in insalata, venire cotti come gli spinaci o usati per fare decotti. Le fibre contenute nelle verdure “puliscono” l’intestino prevenendo l’accumulo di scorie al suo interno. Le verdure crude hanno molte più vitamine e sali minerali di quelle cotte.
Nell’elenco delle prelibatezze presenti nel menù preistorico un ruolo importante era rappresentato da:
- cavallette alla fiamma, larve alla griglia e termiti
- uova di tartaruga
- noci e nocciole
- cipolle
- funghi
- rane
- macedonia di bacche rosse
- spezie
Le uova di tartarughe sono una fonte di proteine di ottima qualità, forniscono acidi grassi essenziali e carotenoidi. Attenzione, le tartarughe oggi sono protette.
Gli insetti hanno un alto valore nutritivo:
- 100 grammi di cavallette forniscono una buona quantità di proteine e pochi di grassi
- 100 grammi di termiti hanno un contenuto di 35 milligrammi di ferro, molto più degli spinaci

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